Le Nostre Guide sono in continua ricerca di nuovi luoghi da esplorare. Qui troverete alcune delle Nostre Escursioni più richieste. Vi invitiamo a seguire le nostre pagine Social per i nuovi ed inediti percorsi!
Norchia, la Necropoli e Cava Buia
Uno dei più affascinanti percorsi storico naturalistici della Tuscia. L’antica Norchia fonda le radici nella preistoria passando per Età del Bronzo, il periodo etrusco romano ed infine per il medioevo in cui la troviamo sotto il nome di Orclae (VIII d.C.). Successivamente nel 1637 verrà poi denominata Norchia in una carta geografica dell’Oddi. La scoperta è attribuibile all’archeologo Viterbese Francesco Orioli nel 1808, periodo in cui fu indagato anche il sito di Castel d’Asso. La nostra escursione avrà luogo in questa valle incantata passando dalla stupefacente necropoli etrusca, fino al castello ed abitato medievale di Norchia che sorge alla confluenza dei torrenti Pile e Acqualta per formare il fiume Biedano. Una natura lussureggiante ci circonderà e ci catapulterà in mondi antichi tra miti e leggende.
Luni sul Mignone
Un affascinante viaggio costeggiando le rive del fiume Mignone, il verde impera su tutta la valle e Luni si erge su di un picco tufaceo atta a dominare tutto questo splendido panorama. Stiamo parlando di un sito di importanza storica notevolissima, in quanto le strutture archeologiche rinvenute durante gli scavi degli anni ’60 (Scuola Svedese) rappresentano un unicum e probabilmente un punto di riferimento della preistoria e dell’età del Bronzo (Miceneo) in tutta l’Italia. Nel VII secolo a.C. il sito venne fortificato dagli etruschi con possenti mura in opera quadrata a causa della minaccia dei romani, che con molta probabilità conquistarono e fecero cadere Luni nel 380 a.C. Il sito fu abbandonato in età medioevale e dimenticato fino ai nostri giorni! Visiteremo “la casa del capo villaggio” avvolta ancora oggi da un fascino misterioso.
I Mulini di Chia e la Piramide Etrusca
Scopriremo nel territorio della Tuscia, un percorso mai dimenticato, perché’ avvolto dalla sua incantevole bellezza, tra cascate che formano delle piccole piscine naturali, sul torrente castello ed accompagnato da numerosi mulini medioevali che incontreremo lungo il percorso. Questo luogo possiede un indiscusso fascino misterioso, tanto amato anche da Pasolini dove scelse di vivere e riprodurre la scena del Battesimo di Gesù’,suo celebre film ,”Il Vangelo secondo Matteo”,visiteremo la Torre acquistata proprio dal regista. L’avventura proseguirà fino ad arrivare ad un pianoro mozzafiato con una vista spettacolare.Di lì a breve giungeremo a quello che era , molto probabilmente il villaggio rupestre, con annessa necropoli di Santa Cecilia. Concluderemo giungendo alla spettacolare e misteriosa Piramide etrusca; tale manufatto, probabilmente, ebbe la funzione di ara sacrificale per le divinazioni, la sua vista desterà in noi stupore e meraviglia.
Falerii Novi, Via Amerina e Cavo degli Zucchi
Falerii Novi In un luogo a pochi chilometri da Roma, avremo il piacere di tornare indietro nel tempo in una città’ sospesa, distrutta dalle legioni romane e ricostruita a pochi chilometri da quella originale. L’importanza e la potenza la si percepisce dalle mura ciclopiche, fatte da blocchi di tufo che troviamo sul luogo. Si accede attraverso la porta di Giove, il nome deriva dalla testa delle divinità’ scolpita nella chiave di volte dell’arco che tra l’altro si presenta ancora completamente intatto, tale e’ la meraviglia di osservarlo che non ci si stanca di ammirarlo. Cammineremo sulla famosa via Amerina (241 a.C.) per poi arrivare alla necropoli scavata nel tufo del Cavo degli Zucchi. Visiteremo le Via Cava Falisca “Fantibassi”. Il luogo e’ così suggestivo da essere stato scelto come location del film dedicato a Dante, diretto da Pupi Avati. Questo ed altro vi aspetta nella nostra escursione storico-naturalistica.
Eremo di Poggio Conte – Cascata Strozzavolpe
Intraprenderemo un’escursione sospesa tra presente e passato, lasceremo alle nostre spalle il mondo frenetico per addentrarci in luogo dove regna l’armonia e dove i minuti saranno scanditi solo dal suono della natura. Andremo alla ricerca di una Tuscia poco conosciuta, ai confini della Toscana, saremo catturati dalla bellezza di un eremo scavato interamente nel tufo, risalente circa all’anno Mille e successivamente abbellito con affreschi e decorazioni, ancora visibili, nel XIII sec. Molti ricercatori si sono cimentati nello studio di questo luogo magico, ipotizzando innumerevoli teorie, senza tuttavia arrivare ad una conclusione plausibile. Indubbiamente questo luogo misterioso accrescerà in noi una grande curiosità; la scoperta di simboli cristiani e templari ci proietterà in un’epoca in cui Poggio Conte fu frequentato da semplici monaci cattolici e da cavalieri del Tempio. Costeggiando il fiume Fiora arriveremo alla particolare cascata di Strozzavolpe, caratterizzata da un insolito “drappeggio” in travertino che ci permetterà’ di osservarla anche “dal suo interno”. Trovarsi immediatamente sotto la cascata è una sensazione unica da provare con noi!
Anello di Manziana – Grotta Battilocco
Un’ escursione diversa dalle precedenti in quanto ci immergeremo nel bosco al confine tra Manziana e Tolfa dove la natura nasconde al suo interno un tesoro inestimabile: quello della meravigliosa Tomba del Pero , cosi’ chiamata per la sua vicinanza ad un pero selvatico , e la bellissima necropoli della Torara con ingresso a dromos con sette scalini, ed all’interno poltrone di tufo. Partiremo dal bellissimo Casale delle Pietrische , location di svariati film cinematografici tra cui “Il marchese del Grillo”. Proseguiremo lungo la Forra del Torrente Lenta tra saliscendi e svariati piccoli e bassi guadi, che rendono il percorso avventuroso e divertente. Sotto lo sguardo del Picco del Gufo, visiteremo a pochi metri da li , completamente nascosta ai nostri occhi, la bellissima Grotta di Battilocco , ampia cavita’ tufacea dove entreremo meravigliati. Faranno da cornice gli altari rupestri che troveremo lungo il percorso, usati probabilmente per funzioni votive.
Anello San Giovenale – Castello di Vico
Dopo il tanto girovagare per necropoli, finalmente vi porteremo in una vera e propria acropoli etrusca. Ovviamente parliamo di San Giovenale, misterioso sito di cui il nome antico si perde nel tempo, un’area incredibile che attraversa la storia millenaria dall’età del Bronzo, villanoviana, proto etrusca e per finire Medioevale. Rimane ad oggi il grande interrogativo dell’abbandono dell’acropoli nel V sec. a. C. da parte degli etruschi e non più colonizzato o recuperato in età romana. Il sito è stato scoperto ed indagato solamente 60 anni fa dall’Istituto Svedese di Studi Classici diretta dal Re Gustavo VI, come è stato per la vicina Luni sul Mignone. L’escursione è ad anello e ci porterà a ripercorrere antiche vie cave di epoca etrusca, fino a raggiungere e costeggiare il fiume Vesca per il ritorno. Siete pronti per la nuova avventura? Vi aspettiamo
Castello Respampani – Rocca Vecchia
Un luogo con una lunga storia incredibile, emozionante e cruda allo stesso momento. La “Rocca Vecchia” (X sec.), l’antica Roccarespampani, è arroccata sul culmine di un altopiano tufaceo a picco sui fiumi Triponzio e Catenaccio che la rendeva totalmente inespugnabile. Una storia fatta di cavalieri di ventura, nobili dell’epoca, di briganti e di assedi. Si tratta di una vera e propria esplorazione in una delle “città fantasma” più affascinanti del Lazio, percorrendo questi luoghi dimenticati saremo avvolti da un vero e proprio senso di avventura! La nuova Roccarespampani, appartenuta al Santo Spirito (XVII sec.), invece appare maestosa nell’ager viterbiensis ma purtroppo la sua costruzione non venne mai portata a termine. Unitevi a noi in questo viaggio alla scoperta di luoghi nascosti e perduti per vivere insieme momenti indimenticabili!
Monti della Tolfa – Abbazia Piantangeli
Un’escursione di incredibile fascino ed un buon pizzico di mistero, questa è la nostra ricetta per la nuova avventura che ci aspetta nell’esplorazione dell’Abbazia Piantangeli dispersa tra i Monti della Tolfa. Viaggeremo tra boschi di cerri, panorami mozzafiato, storia di etruschi e romani ma in particolare raggiungeremo la cima del Monte Piantangeli, su cui si ergono le rovine della omonima Abbazia di epoca carolingia (VIII sec.) affacciate sulla sterminata valle del Mignone. La sua storia avvolta dal mistero abbraccia anche il mondo templare, e la sua fine probabilmente è da collegare proprio alla persecuzione di questo noto ordine cavalleresco (1307-1319). Seguiremo il percorso tra antiche strade selciate di epoca medievale e boschi incontaminati per poi ritornare alla “civiltà” con la nostra anima più ricca di prima!!
Antica Monterano – Cascate della Diosilla
A pochi passi da Roma si trova un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, e dove ancora si può’ percepire l’anima del luogo stesso. Si tratta della meravigliosa Monterano, le sue origini si perdono nell’età etrusca, ma le rovine attuali risalgono alla seconda metà del XVII secolo quando iniziò una crisi economica che pian piano portò all’irreversibile abbandono della cittadina, successivamente ciò che contribuì a renderla città fantasma fu la malaria del 1770 e l’invasione dell’esercito napoleonico che la incendiò. Il sentiero che entra nell’antico borgo abbandonato costeggia i resti di un acquedotto romano, di una bellezza sorprendente, ma non solo, a rendere così unica questa città’ e’ la Chiesa e il Convento di San Bonaventura con la sua maestosa fontana, entrambi realizzati dal Bernini. Monterano fu spesso luogo di set cinematografici, tra i più importanti da ricordare sono “ Il marchese del grillo” protagonista Alberto Sordi,ma anche l’avvincente “Ladyhawke”, il meraviglioso “Non ci resta che piangere” ed il memorabile “L’armata bracalone” . Questo luogo, e’ intrinseco di magia, dove s’intrecciano leggende attribuite alla famosa cascata della Diosilla che assume un particolarissimo colore arancione grazie anche alla presenza di favolose forre vulcaniche che accompagnano il percorso fino ad arrivare alla particolarissima solfatara.
Castel d’Asso – Terme
In una valle dal panorama mozzafiato, contornata da meravigliosi canyon scavati dal fiume Freddano, avremo il piacere di visitare una delle prime necropoli etrusche scoperte nella storia dell’archeologia, considerata tra le più belle di tutta la Tuscia . La sua caratteristica e’ quella di avere una concentrazione di svariate sepolture, basti pensare che una sola tomba a dado ne contiene circa 60 ( Tomba Orioli). Proverete l’ emozione di entrare nella “Tomba Grande” con all’ interno ancora , i numerosi sarcofagi in pietra. Alcune di queste tombe presentano ancora incisioni uniche nel suo genere, e motivi simbolici come ad esempio la caratteristica porta dell’Aldilà, limite invalicabile tra il mondo dei vivi e l’oltretomba. Questo posto unico vi immergerà in un’atmosfera senza tempo. Visiteremo anche il castello medievale, probabilmente costruito sulla Civita dell’antica Axia, che ci regalerà’ una vista mozzafiato. Concluderemo questa giornata con un bagno alle vicine terme libere e gratuite, anch’esse deliziate da resti di un antico muro di epoca romana.
Cascate di Cerveteri
Esiste un luogo non lontano da Roma in cui la natura e’ la sola protagonista e dove crea benessere alla tua mente. Se anche tu senti questo richiamo, vieni a scoprire con noi le meravigliose e avventurose Cascate di Cerveteri, denominate anche “L’Amazzonia del Lazio”, questa definizione, come si può’ facilmente intuire, e’ dovuta alla flora lussureggiante.. Andremo alla scoperta delle cascate di Cerveteri un percorso avvincente ed avventuroso di circa 10 km compresi di A/R che comprenderà un guado del fiume Vaccina, partiremo ed ammireremo le mura della città di Cerveteri , le ferriere del 1600 appartenenti allo Stato Pontificio, lungo il percorso potremo ammirare il ponte degli austriaci risalente al 1800 e da lì , la magia di osservare il salto della cascata di Castel Giuliano che si tuffa per circa 30 metri ,ma non sarà’ l’unica cascata ce ne saranno tante altre.. poi il ritorno verso Cerveteri.
Tarchna e Cencelle
Un percorso alla scoperta di Cencelle e l’Antica Civita di Tarquinia “Tarchna”. Ci seguirai nel nostro viaggio a ritroso nel tempo, dal mondo medioevale fino ad arrivare alla Tarchna di epoca etrusco-romana. Due affascinanti siti dimenticati e per chi non è del mestiere difficili da individuare e da esplorare!
Macchia della Signora – Tumulo Torlonia
A pochi passi da Cerveteri tra le campagne tappezzate di coloratissimi fiori, attraverseremo un meraviglioso esempio di rigogliosa “macchia mediterranea”. Il bosco nasconde una vasta necropoli etrusca di tombe ipogee indagate solo in parte, attraverseremo continuamente paesaggi differenti tra loro con cambi repentini di vegetazione. Potremo ammirare la cascata della Maddalena, che con un gioco di luci e vegetazione ci illuderà di essere immersi in un luogo tropicale. Lasciatoci alle spalle il corso d’acqua, raggiungeremo il “Tumulo Torlonia” attraverso campi in fiore. La tomba fu scoperta negli anni ’40 e ad oggi rimane un esempio unico di luogo dedicato ai culti funerari di epoca etrusca; la “tomba della sedia” facente parte dello stesso complesso funerario ci regalerà l’emozione di visitarla al suo interno. Il percorso prosegue rientrando nella Macchia della Signora e completando il suo anello interno.
Le Mole di Barbarano Romano e Blera
Il Biedano è un fiume che attraversa la storia. Da Norchia a Blera, a Barbarano Romano passando per il territorio del Parco Regionale di Marturanum. Il fiume è nascosto da una fitta e rigogliosa flora che a tratti da la sensazione di essere protagonisti di un viaggio in Amazzonia o in una foresta pluviale africana. La nostra esplorazione partita’ da Barbara Romano, paesino di eta’ medioevale caratteristico della vasta Tuscia (XIII sec.) seguendo un percorso godibile che ci porterà a visitare antiche Mole, grotte probabilmente utilizzate sia in epoca preistorica, sia successivamente come antiche cave da dove ricavare materiale da costruzione. Queste enormi e sorprendenti grotte entrano nella montagna, ed in maniera facoltativa, provvisti di una torcia, sarà’ possibile esplorarle nei tronconi più’ sicuri. Sara’ sorprendente la vista del ponte romano “Il Ponte del Diavolo” (I sec. a.C.) immerso tra giganti foglie di Farfaraccio, facente parte della rete viaria dell’antica Clodia. Attraversato quest’ultimo prenderemo la via del ritorno passando per la vecchia ferrovia Capranica-Civitavecchia che abbiamo già’ conosciuto nel nostro percorso di Luni sul Mignone.